Anche Amadeus alla Nove - Foto di Ansa
Mercato televisivo in fermento. Dopo Fazio, la Nove sarebbe disposta a mettere sul piatto un’altra offerta milionaria per accaparrarsi le prestazione di Amadeus.
È notizia di queste ore che mamma Rai potrebbe perdere un altro dei suoi figli prediletti. A quasi un anno di distanza dall’abbandono di Fabio Fazio, ecco che la tv di stato potrebbe perdere un altro pezzo da novanta. Quell’Amadeus che ha risollevato il Festival di Sanremo negli ultimi anni, oltre ad aver prodotto ascolti record con i programmi quotidiani come “I soliti ignoti” e “L’eredità”.
Il suo idillio con la Rai dura da quasi 25 anni. Entrò in viale Mazzini nel 1999. Salvo un rapido e infruttuoso ritorno a Mediaset, dal 2006 al 2008, è sempre stato tra i conduttori di punta della televisione pubblica. Il rilancio del Festival di Sanremo è il suo più grande merito. Quando ha annunciato che il 2024 sarebbe stato il suo ultimo anno alla conduzione, la Rai ha cominciato una faticosa ricerca per trovare il suo sostituto. In molti, però, temendo il confronto con l’illustre predecessore, hanno declinato l’invito, mettendo in difficoltà i vertici della tv di stato.
L’abbandono di Sanremo e la voglia di nuove sfide potrebbe portare Amadeus a un distacco definitivo dalla Rai? Parrebbe proprio di sì e, sullo sfondo, c’è l’ombra della Nove che potrebbe offrire al conduttore romagnolo un contratto da capogiro. Oltre a un ruolo importantissimo nella costruzione del palinsesto.
I proprietari della Nove hanno un nome e un cognome ben preciso: la Warner Bros Discovery. In Italia, però, l’editore statunitense ha dato pieni poteri a un amministratore delegato nato a Massa Lombarda nel 1970. Il suo nome? Alessandro Araimo è l’uomo a cui il colosso americano, attraverso Discovery Italia, ha messo a disposizione un grosso budget per acquistare i volti di punta dell’intrattenimento italiano. Quindi, prima Crozza, poi il duo Fazio – Littizzetto e ora Amadeus.
Laureato presso la Bocconi di Milano, Araimo ha lavorato prima per Kenzo, poi per Swarovski, gestendone la comunicazione. È stato direttore generale del Gruppo Solo 24 Ore, prima di abbracciare la sfida Discovery Italia nel 2014. Una crescita costante, fino al ruolo di amministratore delegato, nel 2018, quando, avendo pieni poteri, ha cominciato una politica espansiva che fa sempre più paura alle rivali Rai, Mediaset e La7.
L’ingaggio di Amadeus sarebbe vicinissimo e sarebbe un altro colpo top per Araimo, che potrebbe andare a “far spesa” prossimamente anche a Cologno Monzese. Il budget infinito di Warner Bros può aiutare Discovery Italia a costruire davvero un super canale televisivo. Sarebbe davvero uno smacco per i marchi storici dell’intrattenimento del Belpaese..
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