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Morte di Ulrike Meinhof: le varie teorie complottiste

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Vincenzo Colao

In questo articolo andremo a vedere tutte le cose importanti che ci sono da sapere sulla morte di Ulrike Meinhof. Parliamo di una  figura molto importante e simbolica, ma anche controversa, del movimento studentesco in Germania negli anni 60-70.

La vita e l’impegno di Ulrike Meinhof

Il suo criticato contributo al movimento studentesco

Parliamo quindi di una figura che è stata tra le altre cose fondatrice di quello che si chiama RAF gruppo di estrema sinistra che è stato protagonista di atti terroristici in Germania.

Si tratta quindi di una figura molto discussa: non è un caso che sia tutto quello che ha fatto durante la vita, ma anche la sua morte, sono stati oggetto di grandi discussioni, dibattiti, e in un certo senso anche polemiche, sia in Germania che nel resto dell’Europa.

Per quanto riguarda la sua vita possiamo dire che è nata a Oldenburg in Germania nel 1934, figlia di un insegnante.

All’inizio aveva scelto di dedicarsi allo studio della filologia inglese e tedesca: però a un certo punto le scattò una passione per la politica, che la spinse anche a diventare giornalista.

Per quanto riguarda la sua vita privata quello si sa è che all’età di 28 anni decise di sposarsi con il giornalista Klaus Rainer. Successivamente mise al mondo due figlie.

La sua figura cominciò a essere conosciuta soprattutto quando decise di impegnarsi in maniera concreta in politica, unendosi al partito socialista tedesco. Ma a un certo punto però si distacca da questo partito diventando molto critica e aderendo ai movimenti studenteschi di estrema sinistra.

Una svolta per lei in tal senso ci fu quando alla fine degli anni 60 partecipò alle proteste degli studenti universitarie ad Amburgo,che erano rivolte al conflitto in Vietnam e alla guerra fredda.

Quali furono gli eventi significativi durante gli anni della sua giovinezza e non solo

Un altro momento cruciale della vita di Ulrike Meinhof arrivò nel 1970 quando insieme a un altro attivista di estrema sinistra, cioè Andreas Father, fu coinvolta in un’esplosione in un negozio di Francoforte, che vendeva prodotti per la sicurezza.

Furoni subito accusati e arrestati per omicidio, per poi essere liberati della prigione da un gruppo di radicali estremi.

Fu proprio in quel momento che la donna decise di dedicarsi in maniera attiva al RAF, gruppo di estrema sinistra che abbiamo già nominato e che fu molto attivo in quegli anni.

La loro azione fu molto violenta e molto cruenta infatti decisero di commettere vari omicidi sia a politici di un certo livello ma anche industriali, oltre che a funzionari militari e governativi.

La donna in quel momento era molto attiva ed era considerata uno dei membri di spicco del gruppo, soprattutto nel momento in cui decise di scrivere per la rivista Combat, cosa che la consacrò.

Ma per lei un crollo ci fu nel 1972 quando fu arrestata insieme ad altri membri del gruppo dalla polizia tedesca, per essere poi messa in prigione a Stoccarda dove fu isolata per un bel po’ di tempo.

Dopo circa due anni fu trovata impiccata nella sua cella e fu dichiarato ufficialmente che si era suicidata, anche se molte persone non ci hanno creduto. Infatti sulla sua morte sono state fatte molte teorie da parte di complottisti, che però erano discordanti perché alcuni dicevano che era stata uccisa dalla polizia, mentre altri pensavano che fosse stata eliminata proprio da membri del gruppo RAF.

Perchè ha suscitato così tante polemiche la morte di Ulrike Meinhof

Qual era la versione delle persone sulla morte di Ulrike Meinhof

Quindi come possiamo vedere la morte di questa donna così importante ha suscitato in Germania molti dibattiti accesi. Ma soprattutto si sono formate diverse scuole di pensiero perché un gruppo di persone l’ha sempre considerata una martire politica che aveva solo lo scopo di combattere un sistema ossessivo.

Altre persone invece l’hanno  considerata durante la sua vita, ma anche dopo la sua morte, semplicemente come una terrorista violenta, che sfruttava le sue idee politiche per esprimere la sua aggressività e la sua violenza.

Come dicevamo prima ci sono anche delle teorie complottiste sulla sua morte visto che si ritiene da parte dei complottisti appunto, che la sua morte sia stata orchestrata dall’alto, in modo da sbarazzarsi sia di lei che di altri membri di questo gruppo.

In ogni caso ancora oggi si discute sulla sua figura visto che in Germania ancora c’è chi la vede come un simbolo di coraggio per quanto riguarda la lotta sui diritti civili e la giustizia sociale.

Ma in ogni caso molti studiosi hanno provato a comprendere nel profondo quali sono le motivazioni che l’hanno portata a prendere parte ad un gruppo di sinistra così violento.

Le loro conclusioni sono molto semplici perché si ritengono che la sua decisione di unirsi a un gruppo così estremo era legata semplicemente a una grande frustrazione per il sistema sociale e politico della Germania che c’era in quel momento storico.

Infatti si ritiene che la donna, così come altri studenti del movimento, era molto insoddisfatta per la società lo stato che considerava opprimente.

 Considerazioni finali

Inoltre non dobbiamo dimenticare che le proteste di Ulrike Meinhof e di altri studenti erano anche molto specifiche perché riguardavano il loro malcontento per quanto riguarda il coinvolgimento della Germania e la guerra fredda, nonché nella guerra del Vietnam.

Il loro obiettivo alla fine era quello di creare insieme a questo gruppo una società alternativa, che avesse delle dinamiche diverse rispetto a quelle capitalista e prepotente che vedevano intorno ad essi.

Ma gli strumenti che hanno utilizzato, e cioè la violenza e il terrorismo, sono stati molto criticati hanno suscitato parecchio malcontento e indignazione. In ogni caso, nonostante tutte le polemiche e le varie teorie sulla sua morte, tante persone a un certo punto hanno compreso l’importanza e l’impatto che ha avuto il gruppo di cui lei era  leader e cioè RAF.

Infatti in Germania questo gruppo ha rappresentato una sfida all’autorità dello Stato tedesco, suscitando però al contempo molta paura anche nella popolazione.

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