Food pairing, la nuova frontiera dell'AI - L'intellettualedissidente.it
Quando si parla di Intelligenza Artificiale la dottrina è sempre divisa. Figuriamoci quando si parla di cibo, di food pairing.
Che si chiami ChatGPT, Bard o qualsiasi altra diavoleria basata su un’Intelligenza Artificiale in grado di avvicinarsi a quella umana, ci si trova sempre davanti a un bivio: va bene tutto, ma dove stiamo andando?
Ci stiamo spingendo in un terreno molto borderline, su questo non c’è dubbio, perché il progresso certamente può aiutarci, ma non deve mai prendere il sopravvento. L’allarme di un mondo dominato dall’Intelligenza Artificiale, dove ogni info è data da Lei, dove si tolgono posti di lavoro per sostituire essere umani con qualcosa di Suo, è fonte di riflessione.
Il pericolo di un uso eccessivo di Intelligenza Artificiale che si trasforma in abuso è molto concreto, basti pensare al food pairing, un metodo per identificare quali cibi si abbinano bene dal punto di vista del sapore, spesso basato su gusti individuali, popolarità, disponibilità di ingredienti e pratiche culturali tradizionali. Ora non più in mano ai professionisti del gusto, ma all’Intelligenza Artificiale.
Il metodo Food pairing parte dall’analisi chimica di un alimento. I composti aromatici vengono determinati con l’ausilio della gascromatografia, che nella maggior parte dei casi è accoppiata con uno spettrometro di massa. Gli odorizzanti vengono quantificati anche con altre tecniche. Gli odori chiave possono essere identificati confrontando le concentrazioni degli stessi con la rispettiva soglia di sapore. Tutto molto interessante, ma queste indubbie qualità non sono create dai professionisti del gusto, ma dall’Intelligenza Artificiale.
Il concept che sta prendendo piede è sempre quello di combinare cibi diversi che condividono gli stessi principali componenti aromatici, ma affidandosi a un Intelligenza Artificiale che scansiona i resti di cibo e i detriti microbici attraverso la registrazione a ultrasuoni e l’imaging a fluorescenza.
Aziende come Analytical Flavor Systems, Sony Innovation Fund o BASF Ventures investono per aiutare a immettere più rapidamente sul mercato alimenti e bevande dal sapore migliore, tramite Intelligenza del gastrografo. Che può prevedere le preferenze dei consumatori in una frazione del tempo della tradizionale ricerca sui consumatori, con tempi ovviamente molto ridotti rispetto a professionista del gusto.
Insomma, ora sta prendendo sempre più corpo un’Intelligenza Artificiale capace di modellare la percezione sensoriale umana. “L’intelligenza artificiale può prevedere i gusti dei consumatori molto più velocemente e in modo ancora più accurato“. Parola di Jason Cohen, fondatore e CEO di AFS, parole che naturalmente fanno riflettere.
Affari Tuoi, non tutti sanno che il pubblico in studio viene pagato: i retroscena del…
Scopriamo i particolari di un'incredibile novità tecnologica: il tatuaggio elettronico che segnala lo stato di…
In molti sono rimasti stupiti dalla dieta che spopola su TikTok, tanto da iniziare a…
È normale trovarsi a sbadigliare in un momento qualsiasi della giornata. Quello che in pochi…
Per WhatsApp è arrivato il momento di una svolta clamorosa: da ora in poi potremo…
Mare, sole e piscina rovinano i capelli rendendoli più fragili e spenti. Sia prima che…