Andare in pensione nel 2024 senza contributi
Ci sono italiani che rischiano seriamente di non andare mai in pensione. Il motivo è sempre il solito e cioè i contributi versati che sono pochi, insufficienti o addirittura, che non sono mai stati versati.
Casalinghe alle prese da sempre con lavori di cura della casa, della famiglia e dei figli, per esempio, possono trovarsi a 67 anni senza aver mai versato contributi. Perché la loro attività è senza ordine di subordinazione e senza retribuzione. Ma ci sono anche lavoratori da sempre precari, discontinui e che a 67 anni si trovano con carriere contributive sotto i 20 anni. L’unica misura che questi soggetti possono sfruttare per ottenere comunque una indennità da parte dell’INPS si chiama Assegno Sociale. E nel 2024 sono stati aggiornati importi, vincoli e limiti.
Andare in pensione nel 2024 con l’Assegno Sociale nasconde un errore di fondo. Infatti, l’Assegno Sociale non è una misura previdenziale. Non può essere considerata una vera e propria pensione. Si tratta di una misura assistenziale che si percepisce solo se l’interessato rispetta le condizioni reddituali previste. Il 2024 ha introdotto una novità che riguarda l’importo della prestazione. Infatti, la cifra massima fruibile di Assegno Sociale è stata adeguata ed indicizzata in base all’aumento del costo della vita. E per il 2024 è arrivata a 534,41 euro al mese. L’Assegno sociale si prende per 23 mesi perché prevede anche la mensilità aggiuntiva di dicembre. Ma proprio alla luce dell’aumento del 2024 (nel 2023 era pari a 503,27 euro al mese), sono cambiate anche le soglie reddituali da rispettare.
L’Assegno sociale è una prestazione che si può percepire a 67 anni di età, senza bisogno di contributi versati, ma ad una condizione. Bisogna rientrare nei limiti prestabiliti per avere diritto alla prestazione. E per prendere la cifra intera che, come detto, è pari a 534,41 euro al mese, i limiti reddituali 2024 sono:
Superare queste soglie esclude la possibilità di prendere l’Assegno Sociale. Oltretutto, chi ha redditi superiori a zero se singoli, oppure superiori all’importo dell’Assegno Sociale ma non superiori al suo doppio se sposati, prendono un trattamento ridotto. Un trattamento che è dato dalla differenza di 534,41 euro e il reddito mensile percepito.
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