Hara Hacbi Bu: qual è il segreto della longevità della popolazione giapponese - lintellettualedissidente.it
La longevità, in Giappone, è un segreto celato dietro le abitudini della popolazione: qual è questo mistero?
In Giappone, specialmente nella città di Osaka, la durata della vita risulta particolarmente lunga, più che in altri Paesi, specialmente nell’isola di Honshu. L’aspettativa è fino a circa 85 anni, con diverse eccezioni, classificandosi come lo Stato con più centenari al mondo. E, nonostante l’età, i nipponici curano sempre molto l’aspetto e la forma fisica.
Secondo il medico Vincente Mera, esperto in medicina anti-invecchiamento e rigenerativa presso lo Sha Wellness di Alicante (in Spagna), il metodo giapponese rientra tra i migliori per perdere peso e rimanere giovani, allungando la propria vita. Il dottore ha trascorso diverso tempo nel Paese per presentare un nuovo marchio di cosmetici e, in questo viaggio, ha visto con i suoi occhi la centralità della longevità e della cura della forma fisica nella popolazione. Ma qual è il segreto?
Dietro alla longevità della popolazione giapponese si nasconde il metodo dell’Hara Hacbi Bu, che tradotto letteralmente vuol dire “non mettere in pancia più dell’80%“. Questo consiste nel non mangiare fino a quando si è sazi: il segreto, infatti, sta nel restare lievemente affamati. Per tale motivo è possibile perdere peso. Si tratta di uno stratagemma che si basa sulla restrizione calorica, che viene messo in atto soprattutto dagli abitanti di Okinawa.
Il dottore riabilitativo Vincente Mera, da quando ha scoperto questa metodologia, la raccomanda ad ognuno dei suoi pazienti con problemi di sovrappeso, monitorando la situazione e la perdita di calorie e vedendo il risultato degli obiettivi diversi. Il particolare stile di vita degli abitanti di Okinawa, ha prolungato l’esistenza di molte persone, arrivando ad essere la città con più presenza di centenari.
Con l’Hara Hachi Bu, bisogna alzarsi da tavola con un senso di fame, anche se, inizialmente, è molto complicato. Ormai noi, infatti, siamo abituati al modello occidentale, in cui si mangia a sazietà e, a volte, anche di più, non ascoltando il nostro stomaco. Proprio per questo il metodo giapponese potrebbe apparire difficile da seguire. Ma, in realtà, ci verrà molto più semplicemente di ciò che sembra.
Si dovrebbe mantenere la portata principale, ed eliminare del tutto il dessert o l’antipasto. Il nutrizionista Paola Rosso ci ha spiegato come mangiare lentamente aiuti il cervello, dandogli un senso di sazietà, così che ci si possa alzare da tavola ancora affamati, seguendo le regole dell’Hara Hachi Bu, il segreto della longevità e della perfetta forma fisica giapponese.
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