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Pensioni 2024: contributivi e precoci smettono di lavorare prima

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Samanta Airoldi

Ottime notizie per i lavoratori precoci e per i contributivi puri: potranno accedere alla pensione molto prima dei 67 anni.

Alcune categorie di lavoratori non dovranno attendere di aver compiuto 67 anni per poter andare in pensione. Contributivi e precoci potranno lasciare il lavoro molto prima.

Pensione anticipata nel 2024
Pensione anticipata per precoci e contributivi: quali sono i requisiti – lintellettuale.dissidente.it

Andare in pensione prima dei 67 anni e con un assegno previdenziale non troppo esiguo è il sogno di molti italiani. Purtroppo, ad oggi, per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario aver compiuto almeno 67 anni di età. Non solo: bisogna aver maturato non meno di 20 anni di contributi, oppure si dovrà continuare a lavorare ancora.

E non è detto che nei prossimi anni l’età pensionabile non verrà spostata ulteriormente in avanti. Le misure di prepensionamento non mancano: Quota 103, Ape sociale, Opzione donna. Tuttavia, le ultime due misure si rivolgono solo a categorie molto specifiche; mentre con Quota 103 si rischia di perdere un mucchio di soldi. Eppure, c’è chi nel 2024 potrà accedere alla pensione anticipata e con un ottimo assegno. Si tratta dei lavoratori precoci e dei contributivi.

Precoci e contributivi: ecco quando potranno andare in pensione

Pensione anticipata di qualche anno rispetto alla legge Fornero e con un ottimo assegno previdenziale. No, non è un sogno. I lavoratori precoci e i contributivi nel 2024 potranno accedere alla prestazione prima dei 67 anni e senza penalizzazioni.

Le misure per andare in pensione prima
Quota 41 e pensione contributiva: cosa sapere – lintellettualedissidente.it

Partiamo dai lavoratori precoci. Costoro nel 2024 potranno andare in pensione avvalendosi di Quota 41. Per usufruire di questa misura è necessario aver maturato almeno 41 anni di contributi, di cui almeno uno versato prima di aver compiuto 19 anni. Non possono beneficiarne coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995. Inoltre, Quota 41 si rivolge solo ai lavoratori precoci appartenenti alle seguenti categorie:

  • Caregiver da almeno 6 mesi;
  • Invalidi con percentuale non inferiore al 74%;
  • Disoccupati che non ricevono più alcuna indennità da almeno 3 mesi;
  • Addetti a lavori usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10.

Per quanto riguarda i contributivi puri, cioè coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995, le regole per accedere alla prestazione in questione sono completamente diverse. Chi non ha contributi antecedenti al 1996, quest’anno potrà andare in pensione a soli 64 anni e con appena 20 di contributi. Ma ad una condizione: dovrà aver maturato una pensione non inferiore a determinate soglie. Nello specifico, si tratta delle seguenti.

  • Gli uomini e le donne senza figli devono aver maturato una pensione pari almeno a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale;
  • Le donne con un figlio devono aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale;
  • Le donne con due o più figli devono aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 2,6 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Ricordiamo che quest’anno l’importo dell’Assegno sociale corrisponde a 534 euro al mese.

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