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Pensione, lavoratori disperati: se guadagni poco ci vai più tardi

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Brutta stangata per milioni di lavoratori: chi guadagna meno dovrà timbrare il cartellino più a lungo di chi ha uno stipendio elevato.

Oltre al danno pure la beffa, si potrebbe dire. Eppure, in base alle vigenti norme italiane in materia previdenziale, chi ha uno stipendio basso, deve timbrare il cartellino più a lungo di coloro che, invece, hanno uno stipendio alto. Sembra incredibile in quanto chi ha uno stipendio basso, spesso, fa anche lavori gravosi.

Pensione, lavoratori disperati: se guadagni poco ci vai più tardi/lintellettualedissidente.it

Sono tante le persone che non vedono l’ora di dire addio all’ufficio o alla fabbrica una volta e per tutte e avere più tempo per godersi la famiglia, per stare con i nipotini o anche per dedicarsi ai propri hobbies. Ad oggi, essendo ancora in vigore la legge Fornero, l’età pensionabile è di 67 anni. Ma, talvolta, potrebbero non bastare.

Le strade per accedere alla pensione con qualche anno di anticipo, di certo non mancano ma, solitamente, richiedono molti anni di contributi: requisito che non tutti hanno. E le strade per uscire dal lavoro con un requisito contributivo relativamente basso, si rivolgono solo a chi ha uno stipendio elevato.

Pensione anticipata negata a chi guadagna poco

Sembra un paradosso ma meno guadagni e più a lungo dovrai lavorare per poter accedere alla pensione. E non importa se per te andrebbe bene pure un assegno basso: se guadagni poco l’Inps respingerà la tua richiesta di pensionamento. Di seguito vediamo tutto nei dettagli.

Pensione anticipata negata a chi guadagna poco/lintellettualedissidente.it

Il paradosso della pensione anticipata solo per chi guadagna molto si registra in due situazioni differenti. Partiamo dalla prima: in Italia c’è un modo per andare in pensione a soli 64 anni anziché a 67 sempre con solo 20 anni di contributi. La brutta n notizia è che questa strada è percorribile solo da coloro che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996 e che, dunque, una volta in pensione avranno un assegno interamente calcolato con il sistema contributivo.

Fin qui si può comprendere: il sistema contributivo pesa molto meno sulle casse dell’Inps. Ma il requisito davvero difficile da soddisfare è un altro. Per poter sfruttare questa opzione di pensione anticipata, è indispensabile che l’assegno pensionistico sia pari o superiore a:

  • 3 volte l’importo dell’assegno sociale per gli uomini e le donne senza figli;
  • 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con un solo figlio;
  • 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale per le donne con due o più figli.
Niente pensione se guadagni troppo poco/lintellettualedissidente.it/

Considerando che l’assegno sociale, nel 2025, ammonta a 538,69 euro, per poter andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi occorre aver maturato una pensione pari come minimo a 1400 euro circa. E per raggiungere tale importo solo con il sistema contributivo, bisogna avere uno stipendio decisamente alto. Di conseguenza questa strada non è percorribile da chi ha uno stipendio medio-basso.

Ma non è tutto: in molti casi con uno stipendio basso, non si può accedere alla pensione nemmeno a 67 anni. La legge Fornero, infatti, ha stabilito che per andare in pensione a 67 anni occorre aver maturato un assegno pari o superiore all’importo dell’assegno sociale che, come visto, ammonta a 538,69 euro al mese. Chi, dunque, percepisce uno stipendio molto basso perché, magari, lavora part time, non potrà lasciare il lavoro nemmeno se ha già spento 67 candeline sulla torta.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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