Manovra 2026, brutta stangata per le famiglie: il Governo cancella due dei bonus più amati -(foto Ansa)- lintellettualedissidente.it
Ci avviciniamo all’approvazione definitiva della manovra di Bilancio 2026. Con grande dispiacere delle famiglie, il Governo Meloni ha deciso di cancellare due dei bonus più amati.
Ogni anno si sa che qualcosa ci lasceremo indietro, a qualcosa dovremo dire addio. Del resto è famosa l’usanza di gettare dalle finestre qualcosa di vecchio per accogliere al meglio l’anno nuovo. E il Governo, in pratica, fa la stessa cosa: non getta nulla fuori dalle finestre ma, con un colpo di penna, cancella bonus e misure di pensione anticipata.
Sia chiaro: non si tratta di un capriccio del Premier e del suo team ma di oggettive necessità. Alcuni sussidi, come anche alcune misure pensionistiche, rappresentano un onere troppo grande che le casse statali, evidentemente, non possono più sostenere. Pertanto alcuni tagli, seppure mal visti da tanti, sono necessari.
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, sempre più vicino all’approvazione definitiva della manovra di Bilancio 2026, ha riconfermato quasi tutte le misure di pensione anticipata e anche quasi tutti i bonus per il prossimo anno. Tutti tranne due: due agevolazioni molto care a tante famiglie. Proprio una brutta stangata.
Brutta mazzata per tante famiglie: il Governo di Giorgia meloni, per il 2026, non ha riconfermato due dei sussidi più amati. Purtroppo costavano troppo allo Stato e riconfermarli sarebbe stata una ferita enorme per le casse pubbliche. Di seguito vediamo quali sono i due bonus che ci abbandoneranno il 31 dicembre 2025.
Se siete percettori dell’Assegno d’Inclusione potete dormire sonno più che tranquilli: non solo è stato riconfermato ma, in virtù dell’adeguamento all’inflazione, nel 2026 aumenterà anche d’importo. Stesso discorso per le famiglie con figli che fruiscono dell’Assegno Unico e del bonus nido: anche questi due aiuti sono stati riconfermati per il 2026. Via libera anche alla Carta Dedicata a Te, l’aiuto pensato per l’acquisto di beni di prima necessità.
Al contrario, alla fine di quest’anno, dovremo salutare definitivamente due dei bonus più cari a tante famiglie: il Superbonus e il bonus barriere architettoniche. Il primo nacque nel 2020 sotto il Governo di Giuseppe Conte e, fin da subito, si è rivelato un danno per le casse dello Stato causando vere e proprie emorragie di denaro pubblico. Il Superbonus, infatti, permetteva di detrarre addirittura il 110% sulle spese sostenute per lavori di riqualificazione energetica e sismica.
Il bonus barriere architettoniche, invece, prevede la detrazione del 75% delle spese affrontate per eliminare ostacoli fisici e agevolare gli spostamenti di persone con disabilità o forti difficoltà motorie come individui sulla sedia a rotelle ma anche anziani con problemi a camminare. L’eliminazione di questo sussidio, purtroppo, potrebbe creare un grave danno a tante famiglie che vivono in condomini nei quali non ci sono ascensori né rampe o scale mobili.
Sei sicura che il pandoro migliore sia quello che costa di più? Non secondo gli…
Chi gioca nel big match della quattordicesima giornata, le formazioni di Napoli-Juventus. Tante assenze da…
Sei tra quelli che vuole scoprire il segreto della felicità? Bene, inizia a liberarti di…
Per i clienti Amazon è arrivato un regalo pazzesco prima di Natale: di che cosa…
Le anticipazioni hanno svelato quello che accadrà nel terzo e nel quarto episodio di Sandokan,…
Novembre e dicembre sono i mesi in cui si compra l'olio nuovo. Ma attenzione, Altroconsumo…