BTP contro Buono postale 3x2
BTP o Buono postale 3Ă—2: quale scegliere per investire 100.000 euro? Scopri le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i prodotti finanziari e calcola il guadagno finale in caso di investimento.Â
Se hai 100.000 euro da investire e vuoi ottenere un rendimento sicuro e garantito dallo Stato, puoi valutare due opzioni. Puoi scegliere il BTP scadenza marzo 2030 oppure il Buono fruttifero postale 3Ă—2. In questo articolo ti spieghiamo le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i prodotti finanziari e ipotizziamo il guadagno finale in caso di investimento di 100.000 euro nei due prodotti finanziari.
Il BTP scadenza marzo 2030 (codice ISIN IT0005024234) è un titolo di Stato a tasso fisso con una durata di 15 anni, emesso nel marzo 2014. Il suo rimborso avverrà nel marzo 2030, quindi ha una vita residua di circa 6 anni. La cedola annuale è del 3,5% annuo e viene pagata ogni sei mesi. Il prezzo di riferimento al momento della stesura dell’articolo era di 101,3 centesimi. A questo prezzo il rendimento effettivo a scadenza lordo era del 3,3% e netto del 2,8%.
Ovviamente il BTP può essere venduto in qualsiasi momento prima della scadenza naturale sul mercato secondario di Borsa italiana. Naturalmente, il guadagno dipenderà dal prezzo di vendita che non è prevedibile a priori, in quanto varia giornalmente.
Il Buono fruttifero postale 3Ă—2 è un prodotto di risparmio emesso da Cassa Depositi e Prestiti e distribuito da Poste Italiane. Questo Buono ha una durata massima di 6 anni e un rendimento fisso crescente. Al momento dell’analisi, nei primi 3 anni offre un rendimento dell’1,25% lordo annuo, mentre dal quarto al sesto anno il rendimento annuo sale al 2,25%.Â
Il Buono può essere rimborsato in qualsiasi momento, ma il riconoscimento degli interessi maturati avviene solamente alla scadenza del terzo anno e al rimborso del Buono. Quindi con una richiesta di rimborso anticipata si perdono gli interessi maturati fino a quel momento
Nella sfida tra BTP contro Buono postale 3×2, scopriamo chi vince in termini di rendimento. Poiché il prezzo di acquisto del BTP è superiore a quello di rimborso, a scadenza avremo una perdita in conto capitale. Questa sarà compensata dal flusso cedolare annuale pari a circa 3.031 euro al netto della imposizione fiscale. Al termine il guadagno sarà di circa 17.000 euro.
Investendo 100.000 euro nel Buono fruttifero postale 3Ă—2, al termine del terzo anno si riceverĂ un interesse di 3.322 euro netti. Il guadagno finale dopo 6 anni, al netto della tassazione del 12,5% sugli interessi, sarĂ di 12.497 euro.
Le informazioni, i calcoli di probabilità e le previsioni presenti negli articoli hanno carattere esclusivamente informativo e non rappresentanùo in alcuno modo un’indicazione operativa.
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