Ancora una volta l'euro non riesce a forzare al rialzo
Dopo che la settimana che si era chiusa il 22 luglio aveva mostrato segnali di debolezza per l’euro (cambio EURUSD lontano dai massimi settimanali), quella appena conclusasi ha registrato un altro segnale di debolezza per la moneta unica europea. Il cambio euro dollaro, infatti, ha chiuso sotto un importante supporto. Ci sono tutti i presupposti, allora, per un’accelerazione ribassista?
Il prezzo dell’euro dollaro è rimasto stabile durante la sessione europea di venerdì, con gli investitori preoccupati per le prospettive economiche dell’Eurozona, in particolare a causa delle difficoltà economiche della Germania. I dati PMI tedeschi hanno mostrato una contrazione dell’attività commerciale del settore privato. Le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) continuano a influenzare negativamente l’euro, con molti funzionari della BCE che considerano appropriati altri due tagli dei tassi entro la fine dell’anno per supportare la ripresa economica.
Nel contempo, il fiber attende i dati dell’Indice dei Prezzi delle Spese per Consumi Personali (indice PCE) degli Stati Uniti per giugno. Gli economisti prevedono che l’inflazione di base rallenterà al 2,5% su base annua rispetto al 2,6% precedente, con una crescita mensile costante dello 0,1%. Questo rapporto influenzerà significativamente le aspettative del mercato per i tagli dei tassi della Federal Reserve (Fed) previsti per settembre. Cifre di inflazione più basse del previsto rafforzerebbero tali aspettative, mentre cifre ostinate le diminuirebbero.
Per la seconda settimana consecutiva arrivano segnali di debolezza da parte dell’euro contro il dollaro. Le quotazioni, infatti, hanno chiuso sotto l’importantissimo supporto in area 1,0865 che rappresentava l’ultimo baluardo per la proiezione rialzista indicata in figura dalla linea tratteggiata.
Tutto pronto, quindi, per un’accelerazione ribassista?
I presupposti ci sono, ma non si sono ancora concretizzate tutte le condizioni. Per una conferma in tal senso, infatti, potrebbe essere fondamentale chiudere la settimana sotto area 1,0824. In questo caso le quotazioni potrebbero accelerare verso area 1,0628, un livello che in passato ha spesso rappresentato un livello di inversione rialzista. Sotto questo livello, quindi, le quotazioni potrebbero accelerare secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua.
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