Attenzione a non sottovalutare alcuni sintomi, potrebbe trattarsi di Alzheimer - L'intellettualedissidente.it
Sempre più persone sono a rischio Alzheimer, la terribile malattia neurodegenerativa per la quale ancora non esiste una cura definitiva.
Le terapie attualmente esistenti per curare le forme di demenza servono solamente a ritardare il decorso, ma non riescono a guarire completamente. Ecco perché è fondamentale una diagnosi precoce.
Negli ultimi anni la Ricerca ha tentato di comprendere meglio i meccanismi della malattia, in modo da intervenire non appena si manifestano i primi sintomi; al tempo stesso, la natura stessa del morbo di Alzheimer non permette di individuare la stessa sintomatologia, perché ogni paziente reagisce in modo diverso.
Alcuni segnali, però, potrebbero indicare l’inizio di una forma di demenza cerebrale, e secondo alcuni esperti potremmo comprenderlo anche mentre stiamo conducendo un veicolo, o se un nostro caro sta appunto guidando.
Spesso pensiamo che l’Alzheimer o il Parkinson o altre forme di demenza colpiscano le persone anziane; invece le malattie insorgono anche precocemente e dunque anche in soggetti molto giovani.
Se però la diagnosi arriva in tempi celeri, ci sono molte più possibilità di offrire ai pazienti una qualità della vita migliore, e molto più tempo prima che la degenerazione cerebrale sia irreversibile.
Sappiamo che l’Alzheimer provoca un declino lento ma inesorabile delle funzioni cerebrali e uno degli effetti è la perdita di memoria. Ma non solo: anche la capacità di elaborare un pensiero o le informazioni/stimoli che arrivano dall’esterno cambia notevolmente.
Alcuni segnali di questo declino non vengono associati al morbo di Alzheimer, ecco perché le persone non si rivolgono al medico. Secondo alcuni studiosi, guidando un veicolo possiamo capire se siamo a rischio.
Uno dei campanelli d’allarme è quello di non ricordare la strada che dobbiamo fare per raggiungere un luogo; Oltre a questo, anche alcuni problemi alla vista – che non dipendono da un difetto oculare – possono essere un sintomo di demenza. Parliamo del non distinguere bene colori e sfumature e anche non riuscire a calcolare bene le distanze tra veicoli.
Nel Regno Unito è stato effettuato un sondaggio per capire quanto le persone fossero a conoscenza di tutto ciò. Purtroppo è emerso che la maggior parte di esse non ha mai parlato con un medico, perché non pensava che un semplice disturbo potesse essere l’inizio di una forma di demenza. In molti credevano si trattasse di disagi “normali e fisiologici”, legati all’avanzare dell’età.
Una persona su tre (il 33%) che nota sintomi di demenza in se stesso o in una persona cara ha affermato, sempre nel sondaggio, di non aver detto niente a nessuno per almeno 1 mese. Solamente il 15% delle persone ha parlato col medico.
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