Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Ratzinger e Bergoglio, due pontefici totalmente diversi

Foto dell'autore

Ignazio Taormina

Fino al dicembre 2022 abbiamo vissuto un periodo storico, senza che magari gli dessimo più di tanto peso. La presenza in vita di 2 pontefici  uno emerito ed un in carica mancava da quasi seicento anni. Le differenze tra Ratzinger e Bergoglio sono tantissime, sia di usi e costumi, sia a livello di linea pontificia da seguire.

Differenze tra Ratzinger e Bergoglio, due mondi che si confrontano

Il compianto pontefice venuto a mancare il 31 dicembre scorso, ha dovuto affrontare il post San Giovanni Paolo II, pontefice amatissimo dai fedeli e dal carisma unico. Benedetto XVI invece, più freddo e politico rispetto al suo predecessore, era una persona che teneva ai ruoli ed alla forma, molto puntiglioso sull’abbigliamento, noto frequentatore di boutique vicine a San Pietro, amante anche della musica classica e della lettura. Molto più umile l’impatto avuto invece da Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, l’attuale pontefice con il suo accento e la sua delicatezza fin da subito nei cuori dei fedeli. La rinuncia all’appartamento papale, alle cene in solitudine ed al muoversi con auto utilitarie lo rendono molto più vicino al popolo ed ai fedeli. Molto vicino anche ai bambini, ogni mercoledì si ferma a fare le foto con i fedeli più piccoli, tenendoli spesso in braccio nei primi anni del suo pontificato, scene che vedevamo con il primo Karol Vojtyla.

Ratzinger-Bergoglio, un dualismo fin dal primo conclave

I più esperti vaticanisti riportano che il conclave post morte di San Giovanni Paolo II, non fu semplice, fino all’ultima votazione che vide la fumata bianca e l’inizio dell’era pontificia di Benedetto XVI con pochi voti a favore rispetto proprio a Bergoglio. Lucio Brunelli, esperto e noto vaticanista, ha più volte affermato che l’attuale pontefice argentino era ad un passo dal papato già dal 2005.   

Le differenze tra Ratzinger e Bergoglio nell’interpretare il ruolo di pontefice

Oltre alle differenze socio culturali dettate da origini differenti, come abbiamo detto prima, abbiamo riscontrato delle differenze tangibili sul ruolo del pontefice e della comunità cattolica. Ratzinger da sempre duro con il troppo permissivismo alle comunità Gay, ancora ai tempi il termine LGBTQ non era molto in auge, a differenze di un Bergoglio che più volte si è espresso favorevole alle cosiddette famiglie arcobaleno, sdoganando argomenti tabù per tutta la chiesa cattolica, ultimo in ordine temporale la questione sulla masturbazione e la pornografia negli ambienti ecclesiastici, parole più da uomo che conosce la vita che da pontefice, che finalmente toglie quel’aura di finto perbenismo che ruota intorno alla chiesa.

Differenti anche nelle strategie

Joseph Ratzinger, passerà alla storia come il papa delle dimissioni, che a causa di problemi di salute, non si sente più all’altezza di svolgere il ruolo di pontefice. A differenza di chi lo ha preceduto che con un filo di voce ed ormai esaurito da ogni forza, continuava a celebrare la Santissima Benedizione domenicale. Bergoglio sembra essere sulla stessa scia del pontefice polacco. Papa Francesco infatti, anche lui adesso non più al 100% delle sue forze, lo abbiamo visto anche in sedia a rotelle nelle sue ultime apparizioni, ma nonostante ciò sta già preparando la strada per la sua successione, infatti è recentissima la nomina di 21 nuovi Vescovi, 16 di loro abbondantemente al di sotto degli 80 anni, pronti quindi a partecipare al prossimo conclave, speriamo il più tardi possibile per la salute di Papa Francesco e in grado di seguirne la scia e i pensieri. Altro dato che comunque non va tralasciato è che Benedetto XVI, ha passato più tempo da Papa emerito nel monastero Mater Ecclesiae che da Papa in carica in giro per il mondo a spargere la parola di Dio. Due mondi totalmente differenti che per tanto tempo hanno convissuto “uno di fronte all’altro” rappresentando la stessa figura, in maniera esattamente opposta.

Impostazioni privacy