Giovanna Piras trovata morta in casa, aveva un asciugamano sul volto - lintellettualedissidente.it
Cosa è successo ed in che modalità è stato individuato il corpo della vittima. Chi era Giovanna Piras e quali sono gli elementi osservati ritenuti assai inquietanti.
Giovanna Piras è la donna rinvenuta cadavere nella sua abitazione di Muggiò, in provincia di Monza. E ci sono diversi elementi che fanno pensare che questa drammatica situazione sia maturata in un contesto violento. I sospetti sono legati riguardo alle modalità in cui il corpo di Giovanna Piras è stato scoperto, con un asciugamano a ricoprirne del tutto il viso. Ad allertare le forze dell’ordine è stato il fratello, preoccupato dal fatto che da diversi giorni sua sorella non si era più fatta sentire.
Di Giovanna Muggio si sa che abitava a Muggiò, in provincia di Monza e Brianza, e che aveva 76 anni ed era una pensionata. A trovarla morta sul pavimento del bagno della sua abitazione sono stati i carabinieri di stanza a Desio. Lei viveva da sola ed in passato aveva lavorato come impiegata. Il fratello ha confermato agli inquirenti che era una persona che stava molto sulle sue e che al massimo frequentava la parrocchia locale, conducendo per il resto una esistenza riservata.
Anche ad alcuni vicini di casa di Giovanna Piras è stato chiesto di deporre per fornire quante più informazioni possibili sulla vittima. Alcuni di loro hanno affermato che, negli ultimi anni, l’anziana aveva cominciato a soffrire di problemi fisici importanti. I rilievi effettuati sulla scena del ritrovamento del cadavere sembra non abbiano portato all’emergere di tracce di violenza e di sangue, almeno non ce ne sono di evidenti.
Ma a far pensare fortemente che si tratti di una scena del delitto ci sono, oltre all’asciugamano attorno al volto, le stanze dell’abitazione messe sottosopra. Con qualcuno che in modo evidente è entrato lì per cercare qualcosa.
Da qui la possibile ricostruzione di quella che appare essere la spiegazione più possibile in relazione a quanto successo. Uno o più malintenzionati devono essere entrati lì e hanno bloccato Giovanna Piras. Magari, nel tentativo di tenerla a bada e per impedire alla donna di farsi vedere in faccia, quest’ultima è stata tenuta ferma con l’asciugamano sul viso. Ma in una maniera tale da risultarle letale.
E come se non bastasse, il blocco della serratura della porta di ingresso della casa è stato smontato. Gli investigatori hanno rinvenuto anche delle tracce di terriccio sul pavimento. Per cui ogni ricostruzione relativa ad un improvviso malore è da ritenere non fattibile.
Potrebbe quindi esserci un furto a monte di questo decesso. Ma potrebbe comunque trattarsi sempre di un incidente, con qualcuno poi entrato in casa in un momento successivo alla morte. Per potere fornire ulteriori spiegazioni plausibili, è importante che le indagini vengano chiuse. Gli inquirenti sono ancora impegnati nella raccolta di elementi utili in merito.
Ad indagare è la Procura di Monza, e si aspetta anche l’esito dell’esame autoptico sul corpo di Giovanna Piras disposto dal pm di turno. L’autopsia potrebbe indirizzare realisticamente le indagini verso una precisa direzione.
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