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Economia

Italia spezzata in due | Contemporaneamente i più ricchi e i più poveri d’Europa: dati incredibili

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I dati dell’Eurostat sull’indice di povertà in Europa mostrano risultati contrastanti in Italia, dove ci sono sia le regioni più ricche che le più povere.

Si parla da anni di una Europa a due velocità, in cui i Paesi del Nord viaggiano a velocità doppia rispetto a quelli del Sud. Questa definizione può essere applicata anche all’Italia, dove ormai da più di un secolo c’è una discrepanza netta nelle condizioni di vita tra chi abita al Nord e chi abita al Sud. Il problema del Mezzogiorno non è certo nuovo, ma i dati presentati nei giorni scorsi da Eurostat, in riferimento all’indice di povertà degli stati membri dell’EU l’ha confermato.

In Italia ci sono regioni povere e regioni ricche: una situazione drammatica – Lintellettualedissidente.it

La statistica è basata su nuovi criteri di analisi, che includono non solo l’indice reddituale ma anche aspetti riguardanti la stabilità del lavoro, la possibilità di crescita, il costo della vita e altri ancora. I dati si riferiscono chiaramente allo scorso anno – quelli del 2023 sono incompleti – è fotografano la situazione economica di un Italia che viaggia a doppia velocità.

Stando ai risultati pubblicati da Eurostat, la regione italiana più povera è la Campania, con quasi la metà della popolazione (il 46,7%) che vive in condizioni di estrema vulnerabilità. Difficoltà economica che è causata da lavori precari o insufficienti, salari particolarmente bassi e condizioni di privazione materiale che non consentono di far fronte alle spese quotidiane come pagare le bollette e sostituire i beni di prima necessità (abiti e scarpe).

L’Italia è divisa in due tra regioni povere e regioni ricche

Analizzando i dati nazionali si scopre che in Italia c’è un’indice di povertà che si aggira intorno al 24,4%, non molto dissimile da quello europeo che è al 27% (mentre la media tra tutti i Paesi UE è al 21,6%). Le statistiche di Eurostat relative al 2022 indicano che in Europa ci sono 95.4 milioni di persone a rischio povertà ed esclusione sociale in tutto il territorio, delle quali 14.3 milioni si trovano nel nostro Paese.

L’indice del rischio povertà ed esclusione sociale in Europa – Eurostat – Lintellettualedissidente.it

Vista la statistica dimezzata a livello nazionale rispetto a quella della Campania, appare evidente che il problema principale è la differenza di condizioni economiche tra le varie regioni. Uno sguardo al dettaglio di ogni regione conferma questa deduzione, mostrando come Umbria, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna siano tre delle regioni europee con il più basso tasso di rischio povertà (si aggira intorno al 10%) in Europa, mentre Campania, Calabria e  Sicilia siano invece tra le tre regioni europee con il tasso più alto di rischio povertà (intorno al 40%).

Situazioni economiche peggiori si rilevano nelle regioni dell’est della Romania e della Bulgaria. Insomma l’Europa ha ancora molto lavoro da fare per raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento della povertà, uno dei principali del programma politico Europa 2030. Di certo la crisi sanitaria e quella economica che hanno caratterizzato gli ultimi anni non hanno aiutato particolarmente. Segnali di ripresa difficilmente verranno registrati in questo 2023, la speranza è che qualcosa possa cambiare a partire dal prossimo anno.

Fabio Scapellato

Sono laureato in Lingue, percorso Scienze per la comunicazione internazionale. Appassionato di giornalismo sin dal Liceo, scrivo da anni per blog, siti e testate giornalistiche e sono da diverso tempo giornalista pubblicista. Ho una passione smodata per il calcio e per gli sport in generale con preferenza per il Basket, la MotoGp, il Tennis e la Pallavolo. Amante del cinema d’autore, consumo nel tempo libero vagonate di serie tv, film, videogame e libri. Ritengo che la forma di narrazione più completa che ci sia oggi sia quella videoludica, anche se, come ogni medium giovane, deve ancora superare il preconcetto della massa.

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