L'Assegno sociale spetta anche ai soggetti ricoverati (lintellettualedissidente.it)
Nell’ipotesi di ricovero ospedaliero si ha diritto all’Assegno sociale da parte dell’INPS? Sì, ma solo a determinate condizioni.
L’Assegno sociale è un sussidio economico riconosciuto ai soggetti anziani con un reddito basso.
La normativa stabilisce una decurtazione fino al 50% dell’ammontare nel caso in cui il beneficiario sia ricoverato presso una struttura con retta a carico dello Stato. Il valore della riduzione dipende, ovviamente, dalla retta da versare.
Per determinare la cifra spettante, i titolari dell’Assegno sociale devono presentare un’autodichiarazione all’INPS, specificando i periodi di ricovero e allegando la certificazione, rilasciata dalla struttura, dalla quale emergono i contributi a carico dello Stato e quelli a carico del soggetto ricoverato.
Per il 2023, il beneficio è pari a 503,27 euro al mese, per 13 mensilità. Spetta, tuttavia, solo a coloro che possiedono un reddito annuo non maggiore di 6.542,51 euro (se non coniugati) e di 13.085,02 euro (se coniugati).
Nel caso in cui si superano tali soglie reddituali, l’Assegno sociale non può essere erogato.
Se, inoltre, non si possiedono redditi personali né di coppia, la prestazione è riconosciuta per intero; se, invece, si possiedono dei redditi (nei limiti prestabiliti), l’importo spettante viene corrisposto in misura ridotta ed è pari alla differenza tra l’ammontare intero annuo dell’Assegno Sociale corrente e il reddito annuo.
Per il riconoscimento del sussidio economico, sono presi in considerazione vari redditi, come stipendio, pensione, rendite derivanti da terreni e fabbricati, rendite vitalizie, pensione di guerra.
Non sono, invece, rilevanti i Trattamenti di Fine Rapporto, l’Assegno sociale, la casa di proprietà presso la quale si abita, la pensione determinata con sistema contributivo, le competenze arretrate oggetto di tassazione separata.
In alcune ipotesi, l’ammontare dell’Assegno Sociale può essere aumentato. La maggiorazione, però, spetta solo agli over 70 oppure agli over 60 percettori di pensione di inabilità, agli invalidi civili totali, ai sordi e ai ciechi civili assoluti.
La richiesta per l’Assegno Sociale e le relative maggiorazioni va inoltrata tramite il Modello reperibile presso le sedi dell’INPS oppure presso i CAF o Patronati.
L’interessato deve allegare alla domanda un’autocertificazione dei dati personali, una dichiarazione relativa alla propria condizione reddituale e una dichiarazione con tutte le informazioni relative al ricovero con retta a carico dello Stato.
La prestazione è erogata a partire dal mese successivo a quello di invio della domanda.
Nell’ipotesi di rigetto dell’istanza, si può presentare ricorso amministrativo al Comitato Provinciale dell’INPS, nel termine di 90 giorni dal ricevimento della lettera di rigetto.
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