Sai quanto guadagnano i preti in Italia? Cifre da non credere/lintellettualedissidente.it
Vi siete mai chiesti quanto guadagnano i sacerdoti in Italia? Non potete nemmeno immaginarlo: cifre molto diverse da quelle che tanti immaginano.
Fare il prete è un lavoro? La risposta non è così facile e scontata come si potrebbe immaginare. In un certo senso non è un lavoro ma in un altro senso lo è eccome. In primis per diventare preti occorre studiare e anche molto a lungo esattamente come per diventare medici o avvocati o ingegneri.
In seconda battuta possiamo dire che, per quanto il movente di tutto sia la vocazione e per quanto il sacerdote renda volontariamente servizio a Dio, alla Chiesa e alla comunità, tuttavia ha dei compiti ben precisi da svolgere come dire le Messe ad orari stabiliti ma anche occuparsi della manutenzione della parrocchia.
Dunque, va da sé, che i sacerdoti non possono vivere solo di fede e preghiera ma hanno bisogno anch’essi di uno stipendio per arrivare alla fine del mese, pagare le bollette e fare la spesa al supermercato. Ma a quanto ammonterà lo stipendio di un prete in Italia? La risposta vi lascerà senza parole.
Un tempo si pensava che fare i sacerdoti fosse una sorta di “porto sicuro”: stipendio fisso e niente spese di affitto. Ma siamo proprio certi che sia così? Premesso che si diventa sacerdoti per vocazione e non per lo stipendio, vediamo quanto guadagnano effettivamente i preti nel nostro Paese.
Se pensate – come molti ancora oggi credono – che un prete sia una specie di imprenditore e che guadagni cifre stratosferiche, resterete molto delusi perché non è proprio così. Anzi. Lo stipendio dei sacerdoti varia in relazione ai “punti” che ciascuno ha, si tratta di un sistema stabilito dalla CEI. Per fare un esempio: un prete agli inizi, appena è stato ordinato, parte da una base di 80 punti e il suo stipendio è molto esiguo: ammonta a circa 1080 euro lordi al mese.
Con gli anni e se fa una buona carriera può arrivare a diventare vescovo. Un vescovo ha 138 punti per uno stipendio mensile di circa 1800 euro lordi. Insomma nessuna cifra da capogiro anche perché stiamo parlando di cifre lorde a cui poi devono essere sottratte le tasse. A queste cifre bisogna poi eventualmente aggiungere quelle ricavate dalle donazioni o per la celebrazione di Messe speciali e allora possono salire un po’.
Alcuni sacerdoti, inoltre, per arrotondare lavorano fuori dalla chiesa come insegnanti o educatori e, quindi, percepiscono un secondo stipendio che varia a seconda della mansione svolta e del numero di ore. Discorso del tutto diverso, infine, va fatto per le suore e per i frati i quali non hanno alcuno stipendio fisso e, per mantenersi, lavorano spesso come insegnanti piuttosto che infermieri o operatori sociali.
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