Non solo Festa della Donna
Oggi si festeggia la Festa della Donna. L’8 marzo è unanimemente riconosciuto come il giorno in cui celebrare il genere femminile. La mimosa, il suo simbolo principale, è il fiore che puntualmente ne accompagna la ricorrenza.
Ovunque, nel Mondo, l’8 marzo è il giorno dedicata alla donna. Una festa che, dal 1975, viene celebrata in ogni parte del pianeta. A deciderlo fu l’Onu, che scelse questa data, dando all’evento una risonanza internazionale. La mimosa, in Italia, è il fiore che, dal 1946, ne accompagna le celebrazioni. Oggi, se vogliamo, è diventato un vero e proprio business, con promozioni, eventi ad hoc, marketing nei negozi. Tuttavia, il significato originario non dovrebbe essere ricordato solo in questo giorno. L’uguaglianza di diritti tra genere, il fondamento di questa festa, dovrebbe ormai essere una consuetudine e non un ricordo specifico in un particolare momento dell’anno. Purtroppo, la cronaca non ci racconta questo, soprattutto in questi tempi.
Giornali, televisioni, siti internet. Qualunque media apre la giornata dell’8 marzo ricordando questa ricorrenza. Questo ha fatto un po’ dimenticare che l’8 marzo, storicamente, ha visto altri eventi importanti nel corso degli anni. La fondazione della Borsa di New York nel 1817, l’inizio della Rivoluzione Russa 100 anni esatti dopo. La riapertura del Canale di Suez da parte dell’Egitto, nel 1957. Eventi che, magari, non hanno influenzato strettamente e direttamente la nostra vita quotidiana, ma che hanno tuttora una fortissima rilevanza.
Quello che in pochissimi conoscono, se non gli appassionati di storia e di archeologia, è che l’8 marzo del 1964 fu rinvenuta una delle costruzioni più importanti dell’antichità. Nell’attuale Ascea, infatti, in provincia di Salerno, è stato portato alla luce, dall’archeologo Mario Napoli, la Porta Rosa. Il più antico arco a tutto sesto in Italia. Per intenderci, questo genere di costruzione si pensa abbia origini lontanissime. Probabilmente fu il primo, a livello tecnico, edificato da mano d’uomo. Quelli rinvenuto in Campania, appartiene alla città di origine greca di Elea Velia. Si pensa che possa essere parte di un viadotto capace di collegare due differenti parti dell’acropoli. Quello che è certo è che è il primo esempio, su suolo italiano, di un arco costruito con questa tecnica, che ha antiche origini mesopotamiche. Ben tremila anni prima della nascita di Cristo. Un ritrovamento, dunque, di grandissima rilevanza storica, datato proprio 8 marzo e che compie quest’oggi sessant’anni.
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