Fame emotiva: come riconoscerla e contrastarla (lintellettualedissidente.it)
Se pensi di soffrire di fame emotiva, ecco sette rimedi utili per controllarla e per non diventarne una vittima.
Per quanto si pensi che la fame sia un istinto che corrisponde solo e semplicemente alla fisiologica necessità di cibo e di acqua per lo svolgimento delle normali funzioni corporee, in realtà non è così. Da un lato è vero: quando si avverte lo stimolo, molto spesso il corpo sta richiedendo attenzione poiché necessita di qualche nutriente. Dall’altro, però, la fame è un qualcosa di molto più complesso, legato anche alla sfera emotiva.
Molte persone, infatti, almeno una volta nella vita hanno sperimentato quella che si definisce fame nervosa e che quindi consiste nell’alimentarsi solo ed unicamente per alleviare sensazioni negative come l’ansia, lo stress o la noia.
Ovviamente non sempre si è consapevoli di questo meccanismo e spesso avviene a livello inconscio: solo dopo un’attenta analisi della propria sensazione di fame si comprende che in realtà questi sfoghi accadono proprio quando ci si sente in un determinato modo. Se anche a te capita di vivere questi momenti, ecco qualche rimedio utile per uscire dal loop.
La fame nervosa è scatenata da uno stato emotivo specifico, che può essere quello dell’ansia, della noia, della preoccupazione, della solitudine o anche della rabbia. È del tutto indipendente dal bisogno fisiologico di nutrirsi e di alimentarsi e, per questo motivo, va combattuta a un livello psicologico, prima che fisico.
Innanzitutto è importante che, quando ci si siede a mangiare qualcosa, si sia consapevoli di ciò che si sta facendo: guardare il cibo, consumarlo in modo lento e concentrarsi sul suo sapore e sulla sua consistenza permetterà di essere più presenti a sé stessi e di capire le reali motivazioni alla base di quella fame.
Inoltre, è importante concentrarsi su tutti e cinque i sensi, percepire il profumo del cibo, la sua consistenza, il rumore che fa quando lo mangiamo e anche il suo colore: guardarlo, sentirlo e dargli importanza aiuta a vivere meglio il momento. Utile è anche masticare in modo lento, cercando di tenere in bocca ogni boccone per almeno 20 secondi.
Per quanto riguarda gli sfoghi di fame nervosa, può essere utile chiedere aiuto a un parente o a un amico per monitorare i propri attacchi di appetito e, se necessario, ci si può rivolgere anche a uno specialista. Tenere un diario sul quale annotare cosa si mangia e come ci si sente nel momento in cui si ha uno sfogo di fame è altrettanto importante: trovate la vostra strategia migliore e attuatela per un determinato periodo di tempo, vedrete subito i risultati!
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