Anche tu ringrazi gli automobilisti quando ti fanno passare? La psicologia rivela perché lo fai: ecco cosa c’è dietro - lintellettualedissidente.it
Ringraziare gli automobilisti è una abitudine che hanno in tanti, ma qual è il motivo? Ecco che cosa c’è dietro secondo la psicologia.
C’è tanto traffico, si procede lentamente e dobbiamo immetterci da una strada laterale, all’improvviso un’auto decide di farci immettere e d’istinto facciamo un cenno con la mano o accendiamo brevemente le luci di emergenza per ringraziare l’automobilista. Un momento fugace di gratitudine che potrebbe sembrare normale o insignificante, ma dice molto altro di noi.
È vero, non tutti fanno quel piccolo cenno di gratitudine, ma chi lo fa deve sapere che si tratta di un gesto rivelatore di aspetti più interiori e profondi della propria personalità e del mondo in cui si intende la convivenza nella società. In una situazione come quella nel traffico, dove tutti sono di fretta e in tensione, alcuni gesti gentili assumono un valore particolare e speciale. In tal senso, la psicologia ha rivelato che cosa c’è dietro quel semplice gesto di ringraziare gli automobilisti che fanno passare, che si tratti di un’auto che si deve immettero o di un pedone.
Molte persone non possono fare a meno di ringraziare gli automobilisti che fanno passare. Non si tratta solo di cortesia, ma è un indicatore di intelligenza emotiva, una capacità di mettersi nei panni dell’altra persona, una maturità sociale che hanno in pochi. Gli studi psicologici hanno spiegato che questi piccoli e semplici gesti sono associati a quesi soggetti empatici, collaborativi e rispettosi.
La psicologia ha rivelato anche che questo tipo di atteggiamento che si ha su strada non solo migliora l’esperienza collettiva, ma riduce anche lo stress alla guida. Basti pensare che il Greater Good Science Center ha speigato che il semplice gesto di alzare la mano riduce lo stress quanto un minuto di respirazione, mentre l’automobilista che fa passare riceve il medesimo shot di dopamina.
Secondo quanto emerso dall’ETSC 2024, un semplice gesto cortese aumenta del 12% le probabilità che l’autista ripeta la stessa cosa a un altro incrocio. Si tratta di una sorta di catena virtuosa che aumenta la sicurezza stradale. Inoltre, quando qualcuno ringrazia mentre si è in auto, sta allo stesso tempo rafforzando in maniera tacita un contratto di reciprocità.
Quella scelta dell’automobilista di far passare un’altra persona non è obbligatoria, ma è volontaria. E restituire il gesto con un piccolo segno di ringraziamento crea una sosta di interazione che non fa altro che rafforzare i legami sociali, anche se questi sono due sconosciuti. Un principio supportato negli studi realizzati dall’Università di Oxford: i gesti gentili, anche se piccoli, mantengono uniti i legami sociali. Si tratta di atti simbolici necessari e importanti.
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