Addio Canone Rai, puoi chiedere subito il rimborso: ecco cosa devi fare/lintellettualedissidente.it
Puoi dire addio al canone Rai e, se ti è stato addebitato, puoi persino chiedere il rimborso. Di seguito vediamo che cosa occorre fare.
Per anni abbiamo pensato che pagare il canone Rai fosse un optional senza considerare il fatto che, invece, si tratta a tutti gli effetti di una tassa che dobbiamo versare allo Stato. Pagare il canone Rai non è una scelta per la maggior parte di noi mentre ci sono persone che possono essere esentate da questo contributo.
Dal 2016 in poi, per contrastare il fenomeno dell’evasione, il canone è stato inserito direttamente nella bolletta dell’energia elettrica: quindi lo abbiamo pagato necessariamente. A quanto ammonta? Si tratta di una spesa, tutto sommato, piccola: 9 euro al mese per 10 mensilità.
Come anticipato, però, ci sono persone che non sono tenute al pagamento del canone Rai per vari motivi. L’esenzione non è automatica ma va presentata la richiesta tutti gli anni. E se, nel frattempo ci è stato addebitato per errore? In questi casi possiamo chiedere il rimborso.
Il canone Rai è una tassa vera e propria che siamo tenuti a versare allo Stato. Non tutti però: molte persone, per i motivi più diversi, sono esentate dal pagamento di questa imposta. Non solo: in caso di addebito per errore possiamo ottenere il rimborso. Vediamo cosa dobbiamo fare.
Partiamo dal principio e vediamo chi non è tenuto al pagamento del canone Rai. Le categorie esentate sono:
Pertanto se, pur appartenendo ad una di queste categorie, il canone Rai vi è stato addebitato ugualmente in bolletta, potete chiedere il rimborso. Ma non solo: hanno diritto al rimborso anche coloro che hanno disdetto la fornitura con il gestore dell’elettricità o coloro a cui, per errore, è stato addebitato più volte. Cosa bisogna fare per ottenere il rimborso? La procedura è piuttosto semplice.
Per quanto riguarda le tempistiche cambiano di anno in anno e, pertanto, occorre sempre verificare le scadenze sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In caso la domanda di rimborso venisse rifiutata è possibile rivolgersi ad un Patronato o ad un Caf per ricevere l’assistenza legale necessaria e fare ricorso.
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