Come mettere a tacere il proprio giudice interiore (Lintellettualedissidente.it)
Ognuno di noi ha un giudice interiore pronto ad intervenire nelle situazioni più disparate: ecco come metterlo a tacere definitivamente.
Anche a te capita di sentire quella vocina dentro di te pronta a giudicarti ogniqualvolta se ne presenti l’occasione? Allora vuol dire che anche tu troppo spesso ti lasci condannare da quello che viene comunemente definito il tuo giudice interiore. Quello spirito autocritico che talvolta può diventare addirittura invalidante.
Se da un lato un minimo di autocritica può esserci d’aiuto, in quanto ci permette di preservarci da situazioni spiacevoli o sconvenienti, dall’altro sentirsi sempre giudicare da se stessi può diventare molto avvilente.
Purtroppo, però, far tacere il proprio giudizio interiore non è così facile come si potrebbe pensare. A volte può rivelarsi indispensabile lavorare su se stessi e fare un percorso di crescita personale affinché si possa ritrovare l’autostima.
Mettere a tacere il proprio giudice interiore talvolta può risultare più difficile di quanto non si pensi. A lungo andare, infatti, quella vocina pronta a criticarci ad ogni minimo passo falso può demotivarci al punto tale da farci perdere la fiducia in noi stessi, causando un generale senso di malessere e portandoci ad auto sabotarci in tutto quello che facciamo.
In questo modo, si mette in atto uno schema negativo che si ripete all’infinito e che ci induce a non sentirci mai abbastanza o all’altezza di una data situazione e ad avvertire un perenne senso di colpa. Ad ogni modo, se ti sei riconosciuto in questa descrizione faresti bene a correre subito ai ripari.
Per farlo, occorre innanzitutto capire da dove ha origine questo forte spirito autocritico. Inoltre, è importante domandarsi se questo nostro atteggiamento sia di fatto motivato da una vera e propria ragione, oppure se al contrario non abbia alcun fondamento di esistere.
Una volta riflettuto su questi due importanti aspetti, per mettere a tacere il giudice che è dentro di noi è fondamentale imparare a discutere e a dialogare con lui. Rispondere alle critiche può aiutarci a mettere in atto quella che in gergo si chiama “ristrutturazione cognitiva”.
Attraverso questo metodo, è possibile riuscire a riallineare i propri pensieri, andando a esaminare e a individuare eventuali errori, imprecisioni e pregiudizi. Fino a tornare ad avere dei pensieri sani ed equilibrati e decidere su quali affermazioni investire le proprie energie.
Il segreto per ritrovare la fiducia in se stessi è quindi mettere in discussione il nostro giudice interiore, virando l’atteggiamento ipercritico verso un pensiero positivo. Certo, non è facile! Ma con un po’ di impegno e il giusto tempo smetteremo di farci condannare da quella fastidiosa voce dentro di noi e acquisiremo una nuova serenità.
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