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La Carta del Carnaro, trattato di pace del 1920

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Ignazio Taormina

Un nuovo documento storico è stato scoperto nelle acque del golfo di Fiume: la Carta del Carnaro. Questo documento, redatto nel 1920, è un trattato di pace che unisce le diverse nazioni della zona.
Scoperto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Zagabria, venne scritto da un gruppo di esuli italiani, sloveni, croati e austriaci che vivevano a Fiume.

L’importanza della Carta del Carnaro

Questo documento considerato uno dei più antichi trattati di pace della storia. La Carta del Carnaro è stata firmata da tutte le parti in causa e ha portato alla creazione di una “città libera”. La città di Fiume è stata governata per anni secondo i principi della Carta del Carnaro e ha assunto un ruolo importante nella regione.

Per la prima volta vi è l’unita di intenti

Questa scoperta è di grande importanza storica e getta luce su un periodo di storia finora poco conosciuto. La Carta del Carnaro rappresenta un esempio unico di come le persone possano raggiungere la pace attraverso la collaborazione. La Carta del Carnaro è una costituzione nazionale del Regno del Carnaro, una regione sulla costa adriatica dell’Italia, proclamata il 10 gennaio 1920.

D’annunzio al centro della prima forma di Costituzione

Redatta dal poeta italiano Gabriele D’Annunzio e fu la prima costituzione europea a definire l’eguaglianza dei diritti, la libertà dei cittadini, la separazione dei poteri e l’indipendenza della giustizia. Tale documento sanciva anche la libertà di stampa, di associazione e di sindacalizzazione e prevedeva l’istituzione di una Assemblea Nazionale, composta da tre Camere, una legislativa, una amministrativa e una giudiziaria. Inoltre, la Costituzione stabiliva inoltre che il capo dello Stato doveva essere un “Capitano Reggente”. La Carta del Carnaro è una delle più importanti costituzioni giuridiche della storia d’Italia.

Scrittura della Carta del Carnaro

Realizzata nel 1920 a Fiume come detto dal poeta Gabriele D’Annunzio leader di una coalizione politica locale, ed è diventata una delle più importanti fonti di ispirazione per la Costituzione Italiana. Il documento è caratterizzato da una struttura particolarmente moderna, che ha contribuito a dare una nuova dignità alla città di Fiume e al popolo del Carnaro. La Carta del Carnaro è un documento di grande rilievo storico e politico, che ha influenzato l’evoluzione del diritto costituzionale italiano.

Uno dei primi esempi di democrazia

In conclusione, la Carta del Carnaro è un significativo esempio di come le idee e i valori democratici possano essere applicati in una comunità. Questo documento è stato un esempio innovativo di come le istituzioni possano essere modellate in modo tale da garantire la massima partecipazione dei cittadini alla vita politica.

Anteprima della Costituzione

Tale carta rappresenta un importante tassello della storia italiana che testimonia la volontà di lottare per un futuro democratico e di valori umani.

La Carta del Carnaro è infatti un documento di grande valore storico e culturale, che rimane ancora oggi a testimonianza dei valori della società fiumana. Questo documento è una delle carte costituzionali più interessanti della storia italiana. Stilata  dal moto insurrezionale della Regione Autonoma del Carnaro nel 1920, rivendica l’autonomia e l’indipendenza da parte di una popolazione che si rifiutava di sottostare all’autorità dello Stato Italiano.

La Carta diventò fin da subito uno dei più avanzati documenti di autogoverno del XX secolo, realizzata da un gruppo di intellettuali e socialisti, guidato da Alceste De Ambris e Piero Gobetti.

Tale documento diventò una delle prime costituzioni a riconoscere i diritti umani fondamentali e a fissare la separazione dei poteri, fondando la democrazia parlamentare e la libertà di stampa. La Carta del Carnaro è stata e resterà una delle più importanti costituzioni europee del XX secolo e uno dei più significativi documenti storici dell’Italia contemporanea.

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