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Libro Sessanta Racconti: di cosa parla il famoso libro di Dino Buzzati

Foto dell'autore

Vincenzo Colao

Volendo parlare del libro Sessanta Racconti non possiamo che citare Dino Buzzati ,scrittore giornalista e pittore italiano. Si tratta di un personaggio importante che in Italia era conosciuto per le sue opere che mixavano fantasia e realtà.

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Come è strutturata l’opera Sessanta Racconti di Dino Buzzati

Perché è diventato il libro sessanta racconti

Chiaramente Dino Buzzati ha scritto anche altre opere che sono state famose come per esempio Il Colombre, ma anche il Segreto del Bosco Vecchio e il Deserto dei Tartari.

Però sicuramente  per la sua carriera fu molto importante la stesura del libro Sessanta Racconti. Così come è facilmente intuibile dal titolo si tratta di un’opera composta proprio da 60 racconti, che comunque sono brevi, e che sono stati scritti all’incirca in dieci anni e cioè tra il 1944 e il 1954.

Il libro viene subito apprezzato dalla critica e dai lettori, diventando molto famoso soprattutto perché abbraccia tanti stili di scrittura, ma anche perché i temi sono molto vari. Nei racconti Buzzati spazia nei vari generi passando dall’umorismo al grottesco, fino ad arrivare all’horror e al fantastico.

Fu questo il motivo per il quale questa opera viene ancora considerata una raccolta di racconti, tra le più significative della letteratura italiana del Novecento.

Cos’altro dobbiamo sapere su questa raccolta di racconti

Nel libro Sessanta Racconti il primo che si può leggere è la storia di un uomo che sale a Sette piani di un edificio, ognuno dei quali è il simbolo di un momento importante della sua vita.

Il racconto si chiama proprio Sette Piani e si caratterizza per una struttura narrativa molto particolare, nel senso che lo scopo è quello di far emergere le difficoltà dell’uomo di uscire dalla sua solitudine e di trovare un senso alla tua vita.

Questi è uno dei racconti più apprezzati e che hanno più colpito la critica perché in questo caso l’autore ha saputo creare personaggi reali ma anche storie di vita che sono realistiche e allo stesso  tempo surreali perché il suo obiettivo, raggiunto, era quello di mettere in evidenza la complessità dell’esistenza umana.

In quest’opera quindi troviamo sia racconti fantastici ma anche storie molto realistiche.  Lo stile dello scrittore lo si può apprezzare per esempio in un’altra raccolta da lui scritta e cioè le Notti Difficili, nei quali l’autore vuole raccontare le tappe più importanti della sua vita.

Nel libro emerge quindi la capacità di Buzzati di creare immagini suggestive e potenti utilizzando, però, anche un linguaggio diretto semplice e fluido, che coinvolge il lettore.

Tutto questo avviene grazie a una scrittura che si può definire essenziale ma che contiene anche significati simbolici nascosti. Una delle cose per le quali è stato più apprezzato era anche la capacità di essere sintetico, visto che riusciva a raccontare storie molto complicate di dinamiche umane veramente profonde in poche pagine, anche perché non voleva assolutamente annoiare il lettore.

Da cosa è stata influenzata la scrittura di Buzzati

In definitiva quindi possiamo dire che sessanta racconti è un’opera che offre al lettore la possibilità di divertirsi con tanti racconti diversi che sono molto semplici ma allo stesso tempo molto profondi.

Questo non solo per i vari stili e temi che incontriamo all’interno, ma anche proprio per la capacità dell’autore di essere versatile e di adattarsi a ogni genere letterario.

Le sue opere e  il suo modo di scrivere sono influenzate anche da altre passioni e cioè l’interesse per la pittura, che ha coltivato per buona parte della sua vita, ma anche il suo lavoro come giornalista.

Molto importante soprattutto quest’ultimo lavoro visto che la sua formazione come giornalista gli ha consentito di praticare una scrittura incisiva e sintetica allo stesso tempo, che riesce a catturare con poche parole la completa attenzione del suo lettore.

Molto utile anche la sua passione per la pittura perché gli consente di creare immagini suggestive che arrivano al cuore di chi guarda e che spinge i critici a considerare il suo modo di scrivere  un’esperienza visiva.

Questo lo possiamo vedere anche nell’opera appunto Sessanta Racconti dove Buzzati utilizza elementi fantastici e razionali per raccontare in maniera leggera le difficoltà della vita di ogni essere umano.

Conclusioni

La scrittura di Buzzati sarà sempre apprezzata negli anni ,non solo per quanto riguarda il libro sessanta racconti , perché con il  suo lavoro e con i suoi libri riusciva a creare nella testa del lettore un mondo inquietante surreale dove situazione e personaggi erano simboli di una condizione umana che passava dall’euforia alla disperazione.

Il merito di Buzzati è quello di essere riuscito a essere eccessivo nel momento in cui voleva descrivere e mettere in scena la solitudine e l’insicurezza degli esseri umani, che però a volte riescono anche a trovare dei significati profondi nelle difficoltà della loro vita.

Egli ha scritto varie opere, però sicuramente nel libro sessanta racconti raggiunge l’apice perché è riuscito a creare delle storie originali e innovative, nonostante trattino temi abbastanza classici ,che hanno a che fare con i problemi degli esseri umani. Però spiccano per la scrittura evocativa e potente di Buzzati.

Quest’opera quindi è uno dei punti più alti della sua carriera, ma anche della letteratura italiana nel Novecento, tanto da influenzare anche molti autori che verranno dopo di lui. Difficile trovare un autore così apprezzato in maniera omogenea da tanti lettori e da tanti critici diversi.

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